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Il dolore durante il rapporto sessuale. Cosa fare?
Nel seguente articolo si parlerà di due disturbi da dolore sessuale femminile, il Vaginismo e la Dispareunia, indicandone le caratteristiche, le cause e il trattamento. Verrà poi discussa l’importanza di cercare un’assistenza specializzata per gestire efficacemente questi disturbi e ripristinare una sana vita sessuale.

Nel seguente articolo si parlerà di due disturbi da dolore sessuale femminile, il Vaginismo e la Dispareunia, indicandone le caratteristiche, le cause e il trattamento. Verrà poi discussa l’importanza di cercare un’assistenza specializzata per gestire efficacemente questi disturbi e ripristinare una sana vita sessuale.  

Caratteristiche del disturbo da dolore sessuale e cosa si può fare a riguardo

Secondo uno studio condotto dal National Health and Social Life Survey in America, il 14,4% delle donne soffre di disturbi da dolore sessuale. All’interno di questa categoria rientrano il Vaginismo e la Dispareunia.  

 

Il Vaginismo: quali sono le sue caratteristiche?

In questo tipo di disfunzione sessuale, si può osservare la contrazione involontaria della muscolatura vulvo-perineale, che impedisce conseguentemente la possibile penetrazione da parte dell’uomo e l’associata sensazione di dolore nella donna. Per poter essere diagnosticato come tale, il movimento involontario appena descritto deve essere ricorrente e persistente, deve causare disagio o difficoltà relazionali e non può essere spiegato da un disturbo preesistente di ordine psicologico o per una condizione medica generale. Nella diagnosi è inoltre importante capire se il disturbo è di ordine primario o secondario, generale o situazionale per procedere con un trattamento più idoneo.  

Quali sono le cause del vaginismo?

Come per tutti i disturbi sessuali, occorre nel trattamento del vaginismo cosi come per la dispaurenia, indagare e trattare possibili causalità mediche. Nel vaginismo la problematica potrebbe essere infatti causata da un’eccessiva rigidezza dell’imene, endometriosi, malattie infiammatorie delle pelvi, atrofia senile della vagina, tumori pelvici, ecc. Ovviamente, se la patologia locale è ancora causa di dolore durante il rapporto sessuale, è necessario cominciare col guarire o migliorare lo stato morboso della paziente se si vuole un buon esito della terapia del vaginismo.
Da un punto di vista psicologico si possono distinguere cause superficiali e cause profonde. Nel primo caso è possibile che la persona si trovi in una situazione conflittuale o stressante che non consente di vivere in modo sereno la sessualità con sé stessi e con il partner. Nel secondo caso, il vaginismo è solamente la manifestazione corporea e psicologica di qualcosa di sommerso e che molto spesso correla paure irrazionali a conflitti intrapsichici non risolti.  

Frequentemente si osserva nelle donne vaginismiche una mancanza totale di informazione non solo su ciò che riguarda la sessualità in senso lato, ma soprattutto sul proprio corpo; in particolare molte pazienti hanno una grande difficoltà di immaginare il proprio apparato genitale quando richiesto.
In molti casi un ambiente familiare rigido e permeato da un’educazione religiosa molto forte contribuisce all’insorgenza di questo disturbo. In casi più rari sono possibili casi di abuso e violenza non solo sessuale.
   

La Dispaurenia: quali sono le sue caratteristiche?

Contrariamente al Vaginismo, nella Dispaurenia la penetrazione ed il rapporto sessuale possono avvenire, seppure con dolore di intensità variabile. Sebbene tale sensazione si presenti durante l’atto sessuale stesso, è possibile che insorga anche prima o dopo il rapporto intimo. Il dolore, inoltre, può essere superficiale (spesso riferito durante la penetrazione) o profondo, come avviene durante le spinte coitali.
Secondo alcuni autori la Dispaurenia è una sindrome di transizione: può quindi sfociare in un vaginismo vero e proprio di ordine secondario oppure in un disturbo dell’orgasmo (anorgasmia) o infine in un disturbo di eccitazione (la cosiddetta frigidità).
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, la Dispaurenia si verifica nei maschi e nelle femmine, sebbene sia maggiormente frequente in queste ultime.  

Quali sono le cause della dispaurenia?

Da un punto di vista medico, per quanto riguarda la Dispaurenia femminile, le cause più frequenti sono: endometriosi e vulvodinia, infezioni ed irritazioni genitali, traumi da intervento chirurgico, patologia pelvica o perianale, fimosi clitoridea e spasmo dei muscoli genitali. Nel caso della Dispaurenia maschile si osserva: infezioni prostatiche ed uretrite, patologie delle vescicole seminali o dei testicoli, disturbi cardiovascolari, emicrania post-eiaculatoria.
Da un punto di vista psicologico le cause sembrano essere profonde e di non facile diagnosticabilità, se non tramite un’attenta analisi dei fattori che contribuiscono all’insorgenza ed al mantenimento del disturbo. In particolare, si osserva un alto grado di ostilità verso il partner, il più delle volte di natura inconscia, che trova espressione proprio nella sua somatizzazione dolorosa. Oltre l’ostilità, nelle coppie con partner dispaurenico si osserva una lotta di potere non sempre esplicita (spesso la coppia afferma di non litigare mai e di vivere un rapporto d’amore bellissimo); in questi casi il sintomo sessuale permette alla persona che ne soffre di decidere per la realizzazione del rapporto, acquisendo di conseguenza una certa dose di potere sul partner. Attraverso la Dispaurenia, una persona può inoltre esprimere dei malesseri legati alla vita di coppia, come il desiderio di concludere il rapporto, il dolore per un tradimento subìto o infine anche una paura inconscia di maternità.
Altre cause psicologiche sono una preesistente depressione e disturbi dell’immagine corporea o forti sensi di colpa ed incapacità di lasciarsi andare ad un rapporto sereno con l’altra persona.
 

Quando andare dallo specialista?

  In realtà il dolore durante il rapporto sessuale è possibile, soprattutto durante i primi rapporti o, come abbiamo detto, a causa di una possibile infezione genitaleo da una malattia sessualmente trasmessa. Molto spesso, inoltre, il dolore può essere determinato da una scarsa stimolazione durante il rapporto (e conseguente ridotta lubrificazione) rendendo la penetrazione più difficile. Altre volte l’atmosfera poco rilassante, la paura e l’insicurezza possono ostacolare un soddisfacente rapporto sessuale.
Quando il dolore comincia a essere persistente nel tempo e ricorrente nei rapporti sessuali, è bene rivolgersi ad uno specialista.
Attendere è comunque la scelta peggiore in quanto spesso si rischia di associare involontariamente il dolore provato alla relazione intima con l’altra persona e questo può influire negativamente sul desiderio, facendolo diminuire.
   

Possibili terapie

Quale possibile terapia per un disturbo da dolore sessuale?
Nei casi in cui il dolore diventa, come detto, persistente e comporta disagio per se stessi e per la vita di coppia, è consigliabile rivolgersi ad uno Psicologo Psicoterapeuta specializzato in Sessuologia.
All’interno del processo di risoluzione del sintomo sessuale descritto, schematicamente si possono suddividere tre fasi.

  • Una prima fase concerne l’accertamento della presenza o meno di cause organiche e mediche attraverso una visita ginecologica o andrologica. E' possibile in questa fase che lo psicologo invii ad un professionista medico per approfondire il quadro medico su possibili causalità di ordine fisico. 
  • Successivamente si procede con la comunicazione delle informazioni sessuologiche dei disturbi e su informazioni anatomo-fisiologiche dell’apparato genitale; allo stesso tempo si comincia ad esplorare la storia di vita (sessuale e non sessuale) della persona che soffre di Dispaurenia o di Vaginismo, approfondendo le dinamiche di coppia, relazionali e familiari. 
  • La terza fase coincide con il trattamento psicoterapeutico vero e proprio e consiste tra l’altro in una serie di tecniche sessuologiche che permettono il graduale miglioramento del sintomo e la possibilità di vivere il rapporto sessuale con maggiore serenità. 


Da un punto di vista psicoterapeutico, in fase consulenziale (seconda fase) lo psicologo può proporre al/la paziente un percorso individuale o di coppia, dipendentemente da quando emerso. 
In casi di chiara causalità medica (es. nell'endometriosi) il percorso possibile è di sostegno psicologico e psicosessuale, anch'esso con possibilità di sedute individuali o di coppia. 

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