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Il consulente di parte all’interno della Consulenza Tecnica D’Ufficio nelle cause di separazione ed affidamento del minore.
Questo articolo chiarisce brevemente le figure del Consulente Tecnico di Parte e del Consulente Tecnico d'ufficio, frequentemente chiamati in causa nei casi di separazione.
Le separazioni sono in forte aumento e con esse anche le C. T. U., consulenze tecniche di ufficio e in egual misura il numero di esperti nominati in qualità di consulenti, sia per il giudice sia per le parti. Attualmente il ruolo del consulente di parte è poco conosciuto, nonostante sia molto richiesto nelle cause di separazione, non solo per le operazioni peritali ma anche per il deposito di una relazione per la richiesta di una C.T.U.
Il consulente di parte è un libero professionista fornito di particolari competenze tecniche, iscritto all’Albo di appartenenza della categoria in cui lavora e dove risiede, e svolge la propria funzione di consulenza a favore di una delle parti in causa. L’articolo 61 del Codice di Procedura Civile, che disciplina l’operato della figura professionale del Consulente Tecnico d’Ufficio, sostiene che “quando è necessario, il giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli atti o per tutto il processo, da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica”.
Egli viene nominato dalla parte, art. 201 del Codice di Procedura Civile, ed il termine viene definito dal Giudice, di solito è prima dell’inizio delle operazioni peritali.
Il C. T. P. coadiuva la parte, partecipando a tutte le operazioni peritali fissate dal consulente del giudice, C. T. U., art. 194 c. p. c. ed attende la bozza della relazione del C. T. U. e ne effettua le critiche e le osservazioni nei tempi definiti dal Magistrato.
Il suo operato è molto delicato poichè deve presenziare ed osservare tutte le operazioni peritali che vengono espletate: incontri di coppia, negli incontri individuali, incontri con i familiari delle parti, visite domiciliari, incontri con le scuole e con i Servizi Sociali (laddove vi siano).
Egli, di comune accordo con il C. T. U., negli incontri di osservazione dei minori egli non presenzia al fine di evitare di turbare la tranquillità, ma è sua facoltà prendere visione della videoregistrazione del minore. Inoltre, non è presente alla somministrazione dei test, alle parti e ai minori (dove vi è la necessità)
Fondamentale la sua collaborazione con il consulente del Giudice.
 E’ essenziale nominare un proprio consulente, in quanto è un tecnico che può lavorare a fianco del C. T. U. ma allo stesso tempo deve lavorare per l’interesse supremo del minore o dei minori, deve sensibilizzare la propria parte nel comunicare in qualità di genitore con la controparte.
Speriamo con questo breve articolo di aver chiarito le due figure che spesso vengono attivate nei processi di separazione legale: il consulente tecnico di parte e quello di ufficio. 

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