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Pillole di Film
Una rubrica di proposte e critiche personali su film diversi per generi, epoche e stili cinematografici. In pillole. Perché il cinema è come una medicina, allucinogeno e calmante a seconda dei casi, capace sempre di donare a chi lo ama la preziosa sensazione di poter sperimentare altre vite e modi di essere ogni volta diversi.
…Allora, cosa volete vedervi stasera?
“Il cinema? Un mezzo per porre domande”
(Ken Loach)
“Il cinema è l’arte di rievocare i fantasmi”
(Jacques Derrida)
“Il cinema è il modo più diretto per entrare
in competizione con Dio”
(Federico Fellini)
"Il cinema è un'invenzione senza avvenire"
(Louise Lumiére)
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- Scritto da Claudia Catalli
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Giacomo Rizzo, straordinario da far schifo, è Geremia de Geremei, un sudicio usuraio dalla parlantina vispa e dai modi cortesi, mediocre nella sua meschina quotidianità che puzza di disonesto. Con un braccio misteriosamente ingessato, un’immancabile busta di plastica in mano e le tasche piene di cioccolatini, quest’inquietante figura meschina si aggira per il quartiere nella famelica ricerca di povere anime da aiutare. Perché prestare i soldi a strozzo è una missione altruistica che può compiere soltanto un bravo amico di famiglia come lui: “Io vi presto il mondo quando ogni tanto ve lo perdete”.
Non è tanto la trama la carta vincente dell’ultimo film di Sorrentino, che per altro non sembra voler raccontare qualcosa di diverso rispetto alle conseguenze catastrofiche di un’esistenza solitaria, affamata di una gioventù che non può più possedere e di affetti che non è mai stato in grado di mantenersi. Quello che colpisce è la maestria nell’affondare la lama dentro l’animo umano, sviscerandone inquietudini e ossessioni, manie e perversioni, aspirazioni e traumi infantili (un padre assente può essere la causa di tanto bruttume interiore?). Riuscita la galleria di personaggi curiosi e disperati, fra cui spicca un cowboy d’eccezione: Fabrizio Bentivoglio, nostalgico amante di quel country world di cui la straziante colonna sonora (My lady story di Antony and the Johnsons) si fa portavoce.
{tab=Scheda tecnica}
Regista: P. Sorrentino
Anno di produzione: 2005
Produzione: Italia
Durata: 110 minuti
{tab=Curiosità}
Non ci sono curiosità
{tab=Riconoscimenti}
Non ci sono riconoscimenti
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- Scritto da Claudia Catalli
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Un clamoroso film-fenomeno sul mondo adolescenziale che si è addirittura accaparrato ben due premi: MTV Movie Awards 2005 ed Indipendent Spirit Awards. Clamoroso già da un primo impatto visivo: la seconda parte del film è fastidiosamente infestata da microfoni che spuntano in ogni dove, con e senza aste, in un’incuria professionale che si denuncia da sé. Operazione voluta? Improbabile, ma sarebbe ancora più grave l’eventuale intenzionalità di proporre anticonformismo con il semplice sbattere sullo schermo qualche irritante microfono. Da questo particolare di carattere tecnico, è possibile estendere la riflessione a tutta la pellicola, che vorrebbe reinventare la commedia di tipo adolescenziale, offrendo al pubblico personaggi che “si ispirano ai miei cinque fratelli più piccoli e agli amici di scuola”. Dichiarazione preoccupante, questa del regista, perché tutte le figure che si muovono volutamente goffe sullo schermo non risultano altro che stereotipi con caratterizzazioni forzate ed esasperate.
Il protagonista è tale Napoleon Dynamite, un occhialuto spilungone dai capelli rossi, disadattato socialmente, adolescente in piena crisi esistenziale, anche grazie alla famiglia: una nonna che ama il motocrossing, un fratello che chatta per vivere, uno zio playboy che truffa la gente perbene sognando un futuro che non arriverà mai. Insomma, Hess ritrae una generazioni di perfetti “idioti” (per citare il motto di Napoleon), lontana dalla realtà e da una delineazione psicologica onesta. Il risultato è una sfilata di tristi macchiette che catapultano lo spettatore nella noia più deprimente, da cui si salva soltanto l’interpretazione di Herder, capace di calarsi in un personaggio tanto ridicolo e di muoversi nel modo più disarmonico possibile.
{tab=Scheda tecnica}
Regista: J. Hess
Anno di produzione: 2004
Produzione: Stati Uniti
Durata: 86 minuti
{tab=Curiosità}
Non ci sono curiosità
{tab=Riconoscimenti}
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3 MTV Movie Awards 2005 Miglior film, miglior performance rivelazione maschile (Jon Heder), miglior sequenza di ballo
Miglior film allo U.S. Comedy Arts Festival
Miglior film commedia al Teen Choice Award 2005