L’arrivo della primavera, stagione meravigliosa, non è per tutti un piacere. Infatti milioni gli italiani, precisamente oltre il 20%, combattono ogni anno contro i pollini e i soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle e parietarie, tanto che le allergie si posizionano ai primi posti fra le malattie croniche. Quali alimenti possono facilitare o potenziare l'allergia? Lo spiega in quest'articolo la dr.ssa Iachininoto, biologa nutrizionista che a MenteSociale cura in Servizio Nutrizione.
L’arrivo della primavera, stagione meravigliosa, non è per tutti un piacere. Infatti milioni gli italiani, precisamente oltre il 20%, combattono ogni anno contro i pollini e i soffioni di graminacee, cipressi, noccioli, betulle e parietarie, tanto che le allergie si posizionano ai primi posti fra le malattie croniche. Un problema che causa irritazioni delle mucose degli occhi che lacrimano, gonfiore delle mucose del naso che prudono, pizzicano, colano e altri fastidiosi sintomi anche più complessi come episodi di asma, dermatite, emicranie e stanchezza cronica che durano parecchie settimane se non trattati.
Conosciamo i farmaci in grado di combattere o controllare i disturbi dovuti alle allergie, ma siamo poco consapevoli del ruolo che una dieta corretta può svolgere nel modulare la risposta infiammatoria agli allergeni, migliorare i sintomi e ridurre la frequenza degli episodi acuti. Intestino e mucose del corpo sono infatti tra loro collegate da un sistema (definito con la sigla ‘MALT’, tessuto linfoide associato alla mucosa) che agisce come una sorta di meccanismo di causa/effetto.
Nel 20-25% dei casi, allergia ai pollini significa anche allergia ad alcuni alimenti vegetali (frutta e verdura) – per questo detta “allergia crociata” - che hanno una parentela allergenica con la pianta incriminata. Le reazioni possono manifestarsi sia pochi minuti dopo l’ingestione del cibo con disturbi alla bocca (bruciore, gonfiore, prurito) o più tardivamente in sedi diverse. Da qui l’importanza di conoscere l’allergia al tipo o specie di piante, al fine di evitare i cibi nocivi. Quindi, In presenza di disturbi sospetti, gli esperti raccomandano di bandire dalla dieta alcuni alimenti sottoelencati:
- In caso di allergie alle betullacee: mela, pera, nespola, pesca, ciliegia, banana prugna, albicocca, frutta secca (nocciola, noce, arachide, mandorla), kiwi, lampone, fragola, carota, sedano, finocchio, prezzemolo, soia, fave, Pepe verde
- In caso di allergia alle composite: banana, castagne, cicoria, tarassaco, zucca, lattuga, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, olio di girasole, margarine, dragoncello, camomilla, miele di girasole, miele di tarassaco , noce, nocciola, pistacchio, castagne.
- In caso di allergia alle graminacee: avena, mais, riso, orzo, segale, frumento, kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia, mandorla, pomodoro, sedano, bietole.
-In caso di allergia alle Cupressacee: mela, pera, pesca, albicocca, prugna, ciliegie, nocciole, noce, mandorle, nespole, arachidi, lamponi, fragole, kiwi, sedano, finocchio, carota, prezzemolo.
-In caso di allergia alle urticacee e parietaria: piselli, basilico, limone, melone, ciliegie, gelso e altre moracee, pistacchio. Soia, arachidi, fagioli, kiwi, patata.
-In caso di allergia alle poligonacee: grano saraceno
Queste reazioni "crociate" possono essere prevenute conoscendo il periodo in cui prestare maggior attenzione (calendari pollinici) e con qualche piccolo accorgimento nella alimentazione.
In tutti i modi, dato che non tutti gli allergici hanno una reazione crociata agli alimenti e non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie nella singola persona, è opportuno cosultarsi con un medico allergologo e con un nutrizionista per la definizione della dieta, al fine di evitare squilibri o carenze nutrizionali.
ALCUNI CONSIGLI COMPORTAMENTALI
- Consultare il calendario pollinico per conoscere i periodi dell’anno a rischio, durante i quali sarà opportuno attuare provvedimenti cautelativi, come l’uso di mascherine e occhiali scuri, e una profilassi farmacologica o con vaccini specifici, che permettano di vivere all’aria aperta senza incorrere in eccessivi fastidi a occhi, naso e bronchi.
- Fare la doccia e lavare più frequentemente i capelli e il viso, poiché i pollini possono rimanere sulla pelle o tra i capelli e finire sul cuscino dl quale possono essere inalati durante il sonno o causare dermatite.
- Viaggiare preferibilmente con i finestrini chiusi e dotare l’ auto di filtri per pollini, avendo cura di sostituirli periodicamente.
- Evitare di lasciare il proprio mezzo di trasporto sotto alberi e vicino giardini e prati.
- Non piantare, in caso si disponga di un giardino, alberi con pollini che vengono trasportati dal vento (cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo, faggio), preferendo piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano, robinia). Inoltre è consigliato estirpare eventuali erbacce infestanti prima della loro fioritura.
- Avere cura della pulizia dei nostri amici, animali domestici, che possono diventare a loro volta trasportatori di pollini tramite il pelo.
![]() Biologa Nutrizionista, responsabile del Servizio Nutrizione di MenteSociale |